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Due le location scelte da Dan John per l’espansione all’estero: Madrid e Bruxelles hanno accolto il debutto su un mercato internazionale della label tricolore. Una mossa che, negli obiettivi dell’azienda, dovrebbe spingere sul fatturato del prossimo triennio fino a quota 180 milioni di euro.

I monomarca

Aperti ufficialmente nel mese di settembre, i monomarca sono presenti in importanti vie dello shopping delle due capitali con superficie che arrivano fino ai 300mq per il flagship di Bruxelles (leggermente ridotte per i tre punti vendita spagnoli). A questa serie di aperture seguirà il lancio di altri store in Francia, Germania, Portogallo e Gran Bretagna. Una serie di tappe che arrivano dopo aver chiuso un 2018 da 40 milioni di fatturato complessivo e incardinato un 2019 ancora migliore. I conti per quest’anno, infatti, puntano dritti ai 70 milioni di fatturato grazie, anche, al già citato mercato estero dove il marchio è ben conosciuto. Qualità dei materiali, eleganza, linee di prodotto e prezzo sono le caratteristiche vincenti di Dan John che nell’ultimo periodo ha rilanciato la propria immagine, a partire dal sito internet e dall’eCommerce. Touchpoint essenziali all’epoca dell’omnicanalità, che hanno garantito un +150% di vendite online nel giro di un anno.

Le dichiarazioni

«Questo per noi è un traguardo importante, non solo in termini di crescita di vendite e fatturato, ma perché ci avvicina fisicamente ai nostri clienti e ci consente di far conoscere la nostra filosofia di stile anche oltre i confini italiani», ha commentato Daniele Raccah, ceo di Dan John. «I nostri abiti sono estremamente versatili, adatti a uomini di tutte le età e a situazioni diverse, dalla cena informale, fino ad un matrimonio, per questo riescono a riscuotere successo anche in mercati molto diversi tra loro. Abbiamo iniziato la nostra avventura europea partendo dalla Spagna e dal Belgio, che da tempo dimostrano un grande interesse per i nostri prodotto. I primi ne amano proprio la versatilità, che consente loro di declinare lo stesso abito in base alle occasioni d’uso. I secondi, invece, ne apprezzano la qualità dei tessuti, il taglio quasi sartoriale, e il fascino che solo la moda made in Italy sa trasmettere».

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