Intervista a Mauro Zatta, head of sales di Dan John.
Quante aperture sono previste entro l’anno e quali sono gli obiettivi 2019 in termini di punti di vendita attivi e di giro d’affari?
Apriremo 8 negozi nei prossimi giorni, in virtù dei quali arriveremo a una settantina di store attivi sul territorio nazionale, mentre per il secondo semestre abbiamo in programma 25 opening, per un fatturato stimato in circa 65-70 milioni di euro entro fine 2019.
Saranno operazioni condotte sia direttamente sia in affiliazione?
Saranno sia dirette che in franchising. Ad oggi i negozi di proprietà sono circa il 70%, contro il 30% gestiti da affiliati. Guardando al futuro lo sviluppo procederà parallelamente: 50% e 50%. Rispetto ai new store di proprietà ci siamo concentrando su location strategiche sia in Italia sia all’estero.
Presidiate primarie strade urbane e il segmento dei centri commerciali. In base a quali criteri scegliete le location in cui investire?
Siamo un’azienda che definisco nuova, in quanto ha iniziato lo sviluppo negli ultimi tre anni. Quindi abbiamo l’opportunità di scegliere in modo puntuale le location. Nei centri città siamo interessati solo a top location con visibilità importante, dotate di almeno due o tre vetrine. Rispetto ai centri commerciali stiamo valutando solo quelli di prima fascia. Stiamo approcciando anche il mondo delle grandi stazioni: entro settembre apriremo a Roma Termini e a Torino Porta Nuova, e sono in corso trattative per ulteriori posizioni. Infine guardiamo con interesse al segmento del travel retail aeroportuale, ma non sono in corso delle vere e proprie negoziazioni.
Quali sono le caratteristiche del vostro format di punto di vendita?
Per esprimerci al meglio chiediamo almeno due vetrine, 130-150 mq di area di vendita e 50 di magazzino. Ma in caso di top location possiamo entrare anche su metrature di 120-150 mq complessivi. Prediligiamo il piano unico ma ci esprimiamo bene anche su due livelli perché, proponendo un’offerta sia formale che casual, la prima si può posizionare sul piano superiore dove si crea una sorta di comfort zone dedicata a chi voglia provare dei vestiti.
Mi può descrivere il vostro target di consumatore?
Il nostro punto di forza è quello di avere un target customer piuttosto variegato, dal ragazzo studente di 18 anni al notaio di 60-65 anni, con uno scontrino medio importante che oscilla sugli 80-90 euro. Per mantenere questo posizionamento lavoriamo molto sul servizio alla vendita.
Per quanto riguarda l’eCommerce, quali riscontri e quali progetti avete?
Stiamo raddoppiando di anno in anno il fatturato generato online e nel corso del 2019 effettueremo un investimento significativo per darne ulteriore visibilità all’estero.
Guardando infine proprio all’estero, quali sono i vostri obiettivi?
Dopo un’indagine di 12 mesi condotta sul mercato spagnolo, con l’obiettivo di capire il potenziale del nostro prodotto, a settembre apriremo tre negozi a Madrid, contestualmente, nelle vie più importanti. Poi andremo in Belgio con due opening. Stiamo negoziando anche l’eventuale ingresso sul mercato inglese, in particolare a Londra. Queste saranno tutte operazioni di proprietà, finalizzate a testare direttamente il mercato, per poi svilupparlo eventualmente attraverso un partner, che potrà essere un master franchisee o un player locale in joint venture.
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