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Un anno dopo la vicenda del Ponte Morandi, il primo concessionario italiano punta a rilanciarsi come interlocutore credibile per istituzioni e automobilisti: dalle migliorie infrastrutturali alle iniziative commerciali in partnership con gli operatori del travel retail.

Dici “autostrada” e pensi subito a Genova. Un’associazione che, a un anno dalla tragedia del Ponte Morandi, tocca automobilisti e istituzioni che ora mettono in discussione la gestione privata delle tratte a pagamento. Mentre chiudiamo il numero, lo scontro fra Autostrade per l’Italia (società del Gruppo Atlantia a sua volta posseduta, al 30%, da Edizione Holding società che fa capo alla famiglia Benetton) e il governo si fa sempre più acceso con il Mit (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti). Nella relazione della commissione tecnica istituita dal ministro Danilo Toninelli il 29 marzo scorso, e pubblicata a fine giugno, viene indicata come legittima la possibile revoca unilaterale del contratto senza il pagamento di alcuna penale a causa delle «gravi inadempienze» che avrebbero portato al dramma di Genova. E, mentre la società si appresta all’eventuale battaglia legale, sui 2.857 chilometri gestiti un numero enorme di veicoli e automobilisti si è già messo in marcia per un’estate ad alta tensione. Per capire quali siano le contromosse di Aspi, r&f ha interrogato la società che ha preferito rispondere tramite l’ufficio stampa.

L’estate 2019 è iniziata. Che condizioni troveranno gli italiani sulla rete di Autostrade per l’Italia?

Con l’obiettivo di migliorare la sicurezza del traffico in corrispondenza dei cantieri autostradali, Autostrade per l’Italia ha introdotto una serie di integrazioni agli standard normativi e agli obblighi previsti dal Codice della Strada. Fra questi ci sono l’uso sistematico di Pannelli a Messaggio Variabile (PMV) per le informazioni sulla presenza e la localizzazione dei cantieri installati in corrispondenza di ogni casello di entrata e lungo il percorso autostradale, mediamente ogni 9 km per un totale di 1.115 apparecchiature; oltre 850 in più rispetto alla privatizzazione avvenuta nel 1999. I cantieri, inoltre, vengono segnalati attraverso indicazioni luminose come frecce direzionali e l’adozione di una specifica cartellonistica informativa sul tipo di lavorazione e durata prevista nonché la condivisione e attuazione con la Polizia Stradale di specifici piani di controllo della velocità con utilizzo di autovelox mobili realizzati da Autostrade per l’Italia. A questo si aggiunge un piano di copertura della rete con asfalto drenante che ha raggiunto il 100%. Un primato in Europa attuato in tempi brevissimi, e con programmi annuali ingenti fino a 14 milioni di mq all’anno. Parallelamente, dal 2007 al 2016, è stata completata anche l’introduzione delle rumble trips, bande rumorose che richiamano l’attenzione del conducente quando invade la corsia di emergenza al fine di contrastare incidenti dovuti a distrazione o colpo di sonno. Infine, per evitare la guida contromano, da dicembre 2017, presso la stazione di Bolzaneto sulla A7, è stata avviata una sperimentazione basata su sensori in grado di rilevare la violazione e di attivare sistemi di segnalamento per l’utente che procede nel verso errato, attraverso l’adozione di vernice fotoluminescente con cui rendere evidente il corretto verso di percorrenza anche in condizioni di buio. Altra sperimentazione basata su tecnologia radar è attiva da settembre 2018 presso la stazione di Tarvisio Nord sulla A23. Una nuova ulteriore sperimentazione basata su tecnologia termografica verrà attivata entro il 2019 in A9 Lainate-Como-Chiasso.

Come si calcola il costo del pedaggio? Quali fattori si devono tenere in considerazione?

La tariffa di Autostrade per l’Italia è fra le più basse in Europa (vedi grafico, ndr). I criteri per il calcolo dei pedaggi attualmente in corso per la rete autostradale italiana, stabiliscono per Aspi che per calcolare l’importo da pagare il cliente debba moltiplicare la tariffa unitaria, per i km, considerando che oltre ai km tra casello e casello sono conteggiati i km degli svincoli, delle bretelle di adduzione e dei tratti autostradali liberi prima e dopo il casello che sono stati costruiti e sono gestiti dalla concessionaria. Inoltre i veicoli sono classificati in 5 classi che contribuiscono al modificare la cifra da pagare.

Qual è la presenza degli operatori travel sulla vostra rete? Come si strutturano i rapporti?

Sulla rete di Autostrade per l’Italia sono presenti tutti i principali operatori del travel retail e della distribuzione carbolubrificanti presenti in Italia e in Europa, che assicurano una pluralità di offerta sia a valore, presentando format e servizi di alta gamma nella ristorazione commerciale e nel rifornimento carburanti; sia discount, incentrata prevalentemente sul prezzo: menù fissi, panini e piatti di ristorazione, azioni di loyalty, market con prodotti economici, ecc. La diversificazione dell’offerta, necessaria per rispondere al meglio al cambio delle abitudini della clientela, è stata possibile anche grazie al rinnovamento dei servizi ristoro e oil. Infatti negli ultimi anni la domanda si è andata polarizzando con una forte attenzione ai prodotti premium controbilanciata da una domanda sempre più elevata di prodotti low cost. Autostrade per l’Italia ha soddisfatto questa polarizzazione riaffidando negli ultimi cinque anni, attraverso procedure competitive, circa il 70% del volume ristoro e il 90% del volume oil. I rapporti tra Aspi e i partner commerciali sono regolati attraverso contratti di sub-concessione che consentono alla concessionaria autostradale di garantire un elevato standard dei servizi offerti dai partner, attraverso il costante monitoraggio della qualità, anche con il supporto di specializzate società esterne. A seguito della crisi economica, Autostrade per l’Italia ha adottato una serie di meccanismi a favore del mercato: sono state significativamente abbattute le royalty richieste agli affidatari, lo stesso meccanismo di royalty è stato rimodulato progressivamente con le scadenze degli affidamenti, introducendo elementi di flessibilità legati anche ai trend di mercato del fuori autostrada. Inoltre nelle aree con volumi di erogato/fatturato meno elevati, al fine di efficientarne la gestione, massimizzando le sinergie tra le due attività oil e ristoro, è stato previsto l’affidamento dei servizi a un unico operatore.

Quali sono le iniziative rivolte agli automobilisti lungo le aree di sosta?

Le aree di servizio si stanno via via trasformando in “hub di servizi”, un luogo dove è possibile ritirare gli acquisti online, con Amazon Locker, dove sono presenti business lounge con postazioni di lavoro, dove è possibile ricaricare i propri device. Aspi ha elaborato una crescente diversificazione dell’offerta gastronomica nelle aree di servizio per offrire alla clientela nuove proposte di menu, in alcuni casi anche di chef stellati. Attraverso attività di ascolto degli utenti, misurandone le aspettative con interviste di customer satisfaction, ha potenziato i servizi “sul piazzale” attraverso aree verdi dedicate alla sosta della famiglia e degli animali domestici con l’obiettivo di migliorare l’experience e il tempo della sosta dei clienti. Grazie alle recenti gare, Aspi ha introdotto meccanismi che impegnano gli operatori oil all’allineamento dei prezzi dei prodotti carburanti, erogati principalmente in modalità self service, dentro e fuori autostrada. Il rispetto di tali impegni è monitorato anche da società terze. Infine, i servizi digitali come il wi-fi, attivo in 203 aree di servizio della nostra rete; l’app My Way, che permette di viaggiare informati grazie ai due milioni di sensori Infoblu attivi su circa 100.000 km di strade e autostrade.

Tra le varie iniziative c’è anche Sei in un Paese Meraviglioso. Di cosa si tratta?

Il progetto ha come obiettivo quello di rafforzare ed esaltare il legame fra Autostrade per l’Italia, il territorio e le comunità, creando un nuovo rapporto con gli automobilisti basato su un modello di relazione diretto ed emozionale. Il progetto si fonda su tre assi: l’alleanza tra Autostrade per l’Italia e le eccellenze del nostro Paese: cultura storia, arte, natura, gastronomia; il rafforzamento del ruolo naturale di Autostrade per l’Italia, da semplice vettore della conoscenza del territorio italiano a vetrina delle sue bellezze; la strategia di una responsabilità sociale di Autostrade per l’Italia, che si propone come promotore di una migliore qualità della vita. In questo modo, l’infrastruttura, in particolare le aree di servizio, diventa il veicolo per riscoprire la qualità del tempo libero e il piacere di viaggiare. Nelle aree di servizio gli automobilisti possono trovare un nuovo spazio, racchiuso simbolicamente in una grande cornice dorata, che racconta una serie di esperienze studiate in funzione del tempo disponibile: 3 ore, mezza giornata, 1 o 2 giorni. A queste maxi-installazioni si aggiungono affissioni, totem informativi e sistemi multimediali, a disposizione di chiunque sia interessato a scoprire originali ed emozionanti proposte di viaggio, offerte dal territorio che circonda il casello autostradale più vicino.

In termini di investimenti, quali sono i prossimi progetti di Autostrade per l’Italia?

Nel corso degli anni, Aspi e i propri partner commerciali hanno potenziato e riqualificato tutte le strutture commerciali oil e ristoro, triplicando i parcheggi, raddoppiando le superfici commerciali e riadeguando gli spazi e l’offerta commerciale in funzione dei flussi di traffico e delle esigenze della clientela. A seguito delle recenti gare è stato definito un nuovo piano degli investimenti incentrato soprattutto sulla ridefinizione degli spazi commerciali interni, ad esempio attraverso il superamento del percorso obbligato, e sulla proposta di servizi che si avvicinano sempre più a contesti di altagamma, importando in autostrada una serie di format che il consumatore trova regolarmente anche in aeroporto. Inoltre sono in via di realizzazione importanti miglioramenti strutturali sul 15% delle aree di servizio della rete Aspi oltre al completamento dell’offerta di aree di servizio lungo la tratta Firenze – Bologna.

Le diverse abitudini di consumo stanno modificando il modo di viaggiare. In che
direzione sta andando Autostrade per l’Italia?

Aspi ha definito il piano di installazioni di colonnine di ricarica elettrica per autoveicoli, in linea con le immatricolazioni di nuove autovetture, con l’obiettivo di offrire alla clientela autostradale una capillare opportunità di ricarica che, a differenza della attuale offerta che non garantisce tempi di ricarica adeguati a un viaggio autostradale, permetterà un servizio con potenze elevate (HPC) capace di ridurre i tempi di rifornimento e di assicurare, in linea con lo sviluppo delle batterie, un’autonomia e tempi di ricarica delle auto elettriche simili a quelle con motori endotermici.

N.G.