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Un unico polo da quasi 40 milioni di passeggeri. Questo è quanto potrebbe accadere qualora giungesse il nulla osta dall’analisi avviata dall’Università degli studi di Bergamo sulla possibile integrazione tra SEA (società che gestisce gli aeroporti di Milano Malpensa e Milano Linate) e SACBO (società di gestione dell’aeroporto di Bergamo Orio al Serio), le quali hanno commissionato lo studio.

L’ateneo bergamasco è chiamato a valutare – sotto la supervisione del rettore Stefano Paleari in qualità di referente per l’espletamento del mandato – lo scenario di riferimento macro e microeconomico; il contesto normativo nazionale e comunitario; le condizioni di miglior sviluppo sostenibile, ambientale e territoriale; gli elementi di autonomia gestionale rispetto all’attuale configurazione; gli assetti azionari, pubblici e privati; gli elementi di convenienza economico-finanziaria; le potenzialità di posizionamento di mercato; infine il piano industriale.

«È un passo importante da cui può scaturire, e io me lo auguro, quel processo di integrazione del sistema aeroportuale lombardo che mi pare quanto mai necessario per valorizzare le rispettive infrastrutture nel rispetto dei territori» ha commentato il presidente SEA, Pietro Modiano. E in effetti, l’operazione farebbe del polo lombardo un sistema aeroportuale simile a quelli di Londra e Parigi, con tre aeroporti di cui due a una quarantina di chilometri da Milano e uno – Linate – a meno di dieci. «Si apre una prospettiva interessante sulla quale ragionare – ha dichiarato Miro Radici, presidente di SACBO – L’incarico al Professor Paleari ci mette nelle condizioni di valutarla col massimo della competenza e della serenità».

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