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La prudenza non è mai troppa, ma la fase di stallo che interessa l’Aeroporto di Genova potrebbe presto essere alle spalle: la comunicazione da parte di Enac dell’avvio della procedura per la definizione del nuovo contratto di programma, in attesa del nihil obstat da parte del Ministero delle Infrastrutture e dell’Economia, assicura semaforo verde all’adeguamento tariffario e quindi permette di poter ragionare sin da oggi in una nuova chiave prospettica sui destini dello scalo ligure.

Il passaggio riveste una duplice valenza strategica: da un lato va ad assicurare l’avvio, possibilmente già dal 2014, di un ambizioso piano d’investimenti infrastrutturali in regime di autofinanziamento; dall’altro assicura un inedito appeal al Cristoforo Colombo, inserito peraltro nel novero dei 10 scali strategici dal piano Passera.

In Riviera si spera che favorisca a breve la riapertura della pratica per l’ingresso di un nuovo socio di riferimento nell’assetto societario, con l’Autorità Portuale di Genova (60%) che scalpita per uscire di scena, seguita o meno dalla Camera di Commercio di Genova (25%) e da Aeroporti di Roma (15%). Nel bel mezzo di una delicata partita per il controllo del mercato aviation del Nord Italia, tornano più che mai d’attualità le avance da parte di F2i e l’occhio lungo sulle opportunità del Belpaese da parte di Corporacion America.

Claudio Francesco Merlo

L’articolo completo è pubblicato sul numero di ottobre 2013 di r&f: acquistalo sull’App Store oppure abbonati alla versione cartacea