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Maxi passaggio di proprietà nel retail statunitense. Con un accordo dal valore di 3,3 miliardi di dollari (2,4 miliardi di euro), il gruppo Supervalu di Minneapolis, gravato dai debiti, ha venduto una serie di catene, per un totale di 877 negozi: si tratta delle insegne Albertsons, Acme, Jewel-Osco, Shaw’s (nella foto) e Star Market, e delle farmacie interne ai negozi Osco e Sav-on. A comprare è stato un gruppo di investitori, tra cui gli immobiliaristi Kimco Realty, Klaff Realty, Lubert-Adler Partners e Schottenstein Real Estate Group, e guidato dalla società di private equity Cerberus Capital Management. Per capire il livello di indebitamento, gli acquirenti stanno pagando 100 milioni di dollari in contanti e assumendo 3,2 miliardi di dollari del debito.

Un parte di primo piano la sta svolgendo Kimco Realty, che ha dichiarato di stare investendo 76,5 milioni dollari, per una quota del 15% dell’affare. Il suo Ceo, Dave Henry, in un comunicato stampa ha ricordato come Kimco e Cerberus avevano già unito le forze per acquistare 655 negozi Albertsons nel 2006.

L’accordo lascia a Supervalu l’attività di distribuzione alimentare all’ingrosso, la catena da 1.300 store Save-A-Lot e le insegne di supermercati Cub, Farm Fresh, Shoppers, Shop ‘n Save e Hornbacher.

Dopo la chiusura dell’accordo, Supervalu vedrà un cambio al vertice: il ceo Wayne Sales cederà il passo al veterano dei supermercati Sam Duncan, che ha già annunciato di volersi concentrare sul business degli hard discount, rafforzando Sav-A-Lot.