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Arcaplanet ha chiuso il bilancio 2023 con ricavi da vendite e prestazioni per 644 milioni di euro (+37% sul 2022), centrando le previsioni che indicavano un obiettivo di circa 650 milioni.

Nel corso del 2023 sono stati aperti 56 nuovi punti vendita, con focus particolare sul Sud, arrivando a un totale di 554 store.

Solo al termine del 2023 è stato completato il processo di acquisizione della maggioranza del capitale da parte dei fondi Cinven (tramite il veicolo Shiba Bidco S.p.A) e di fusione contestuale di Maxi Zoo. Nel corso dell’esercizio, sotto l’ombrello Agrifarma Spa sono finite anche Arca Sicily Planet (la Srl che controllava 18 negozi in Sicilia) e Noah 2 (il veicolo della precedente proprietà che deteneva appunto Agrifarma).

Il conto economico restituisce una perdita d’esercizio pari a circa 7 milioni di euro (contro un utile di 26 milioni del 2022), ma il “rosso” di bilancio è da attribuirsi soprattutto alla voce “accantonamenti e svalutazioni” proprio riconducibile al processo di fusione descritto sopra.

Dal punto di vista operativo, i numeri segnano un ottimo livello dei margini, con Ebitda adjusted al 17,7% (contro il 16,2% precedente).

Prosegue intanto la fase di sviluppo, annunciata alla fine dello scorso anno (vedi numero di Dicembre 2023 di retail&food), basata sulla moltiplicazione dei formati e soltanto sulla gestione diretta dei negozi.

Arcaplanet, guidata dall’amministratore delegato Nicolò Galante, di recente ha aperto a Milano due punti vendita originali dedicati ai canali di viaggio urbani. I negozi si trovano all’interno della rete metropolitana, il primo nella centralissima stazione metropolitana di San Babila, il secondo al capolinea Sud della metro gialla, nella stazione di San Donato Milanese. Due negozi di dimensioni contenute, all’insegna della prossimità. Fra i tasselli della strategia di sviluppo, anche il recente acquisto di alcune cliniche veterinarie.

(foto tratta da Linkedin)

riproduzione riservata retail&food