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Il 28 giugno aprirà a Milano, in via Cadore, il secondo locale del format Pit’sa.

Nato a Bergamo da un’idea di Giovanni Nicolussi e Valentina Giacomin e portato avanti con il sostegno delle associazioni Coordown, Aipd (Associazione italiana Persone Down), AGPD (Associazione Genitori e Persone con Sindrome di Down), il progetto di ristorazione nasce per formare e introdurre nel mondo del lavoro ragazzi e ragazze con sindrome di Down.

“La nostra è una squadra dichiaratamente inclusiva che vuole valorizzare le diversità” ha dichiarato Giovanni Nicolussi, co-founder. “Vogliamo dimostrare a tutte le persone che vengono a mangiare da noi che l’inclusività nel lavoro è un plus e mangiare da noi fa star bene. A Milano porteremo il Pit’sa Effect, nostro claim di campagna: fare del bene fa star bene e produce reazioni a catena, con effetti a lungo termine. Un po’ come il famoso Effetto farfalla: se mangi da Pit’sa fai del bene e stai bene”.

Il format è supportato da CoorDown, un coordinamento nato nel 1987 con lo scopo di promuovere azioni di comunicazione condivise tra le diverse organizzazioni italiane impegnate nella tutela e nella promozione dei diritti delle persone con sindrome di Down. Attraverso il suo programma Hiring Chain incentiva numerose assunzioni e tirocini per giovani e adulti in Italia e nel mondo.

Le persone coinvolte nel progetto lavorano in retrobanco e in sala, per l’accoglienza e il servizio al tavolo.

Nel menu grande attenzione alla sostenibilità. Il prodotto di punta del format viene infatti realizzato e condito solo con ingredienti di origine vegetale. Uno su tutti il cremoso di anacardi, 100% vegetale e plant-based, un’alternativa vegana ai latticini.

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