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L’hamburger, quello buono, parla spagnolo e presto sbarcherà a Roma. In via delle Quattro Fontane, a poche decine di metri da dove sorgono i palazzi della politica italiana, dal 26 gennaio troverà posto anche l’insegna The Good Burger, il primo store italiano del brand nato in Spagna nel 2013 e di proprietà del gruppo Restalia. L’obiettivo? Rivoluzionare l’esperienza di degustazione del classico hamburger, puntando su qualità e ambienti di design informale. 

The Good Burger, che attualmente conta 124 punti vendita nella penisola iberica è famoso per i suoi panini (due fette di pane realizzato con una ricetta brevettata e carne bovina al 100% cucinata al momento) e un format che abbina design e ristorazione senza dimenticare la flessibilità richiesta dal modello franchising (a cui si aggiunge un servizio di consulenza olto a garantire comunicazione e collaborazione costante con il franchisor per tutta la durata decennale del contratto). «L’arrivo di The Good Burger in Italia è parte integrante di una strategia più ampia di respiro internazionale, che ha l’importante obiettivo di rivoluzionare il settore della ristorazione e il concetto di hamburger, inserendosi in una nicchia di mercato molto specifica, offrendo ai nostri clienti hamburger esclusivi ad un prezzo accessibile», ha spiegato Andrea Cutispoto, country manager di The Good Burger.

L’interno di uno dei punti vendita The Good Burger. Un mix fra design e ristorazione

 

Il gruppo Restalia

A sviluppare il marchio The Good Burger, come detto, è il gruppo Restalia che oltre all’insegna dedicata all’hamburger è proprietaria di 100 Montaditos e Cervecería La Suerña. Con questi format, Restalia è presente in otto paesi (Italia inclusa): Portogallo, Stati Uniti, Messico, Guatemala, Costa Rica, Cile e Colombia. In totale, l’azienda dispone di più di 650 ristoranti a livello globale e ha per obiettivo il raggiungimento di 1000 ristoranti operativi nel 2019.

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