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“An agreement to create the world’s premier developer and operator of flagship shopping destinations”: queste le parole che i due big dei centri commerciali, Unibail-Rodamco e Westfield Corporation, hanno utilizzato in una comunicazione congiunta per descrivere la nascita di un player di livello mondiale nello sviluppo di shopping centre top class. L’operazione vede protagonista il colosso franco-olandese Unibail-Rodamco che andrà ad acquisire la società presente negli USA e famosa oltremanica per i mall Westfield London e Westfield Stratford City (più un terzo in fase di sviluppo sempre nella capitale UK) e in Italia per il futuro shopping destination di Segrate (MI), Westfield Milano.

I numeri dell’operazione

I termini dell’accordo prevedono che gli azionisti di Westfield ricevano una combinazione di cash e titoli di Unibail-Rodamco, a fronte della valutazione di ogni singola azione Westfield pari a 7,55 dollari (il 17,8% in più rispetto alla quotazione dell’11 dicembre). La transazione porta quindi il valore complessivo di Westfield a quota 24,7 miliardi di dollari.

Il nuovo “global property leader” arriva quindi a 61,1 miliardi di euro di Gross Market Value ed è attivo in 27 mercati, con 104 asset che attraggono ogni anno 1,2 miliardi di visitatori e una pipeline da 12,3 miliardi di euro distribuita in diversi key market a livello worldwide.

Le dichiarazioni

«L’acquisizione di Westfield è la naturale estensione delle strategia di concentrazione, differenziazione e innovazione portata avanti da Unibail-Rodamco, che si espande nei più attrattivi mercati retail di Londra nonché nelle più ricche catchment area degli Stati Uniti – dichiara Christophe Cuvillier, Chairman of the Management Board and Chief Executive Officer of Unibail-Rodamco – L’operazione fornisce inoltre una piattaforma unica di shopping destination di qualità superiore supportata dai professionisti esperti di Unibail-Rodamco e Westfield. Noi crediamo che la transazione rappresenti un’ottima opportunità per entrambe le aziende di ottenere insieme risultati altrimenti non raggiungibili e di creare una piattaforma forte e attrattiva per la crescita futura».

L’operazione è soggetta all’approvazione delle autorità australiane e del mercato, con una previsione di chiusura stimata nel primo semestre del 2018. A.P.

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