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Una nuova “guerra fredda” sta per scoppiare sul fronte fast food. Il colosso americano di hamburger ha annunciato la chiusura delle proprie filiali in Crimea. I dipendenti tuttavia potranno continuare a svolgere il loro lavoro oltre confine.

La decisione presa da McDonald’s Ucraina, non ancora chiara ma probabilmente legata alle difficoltà di approvvigionamento, ha scatenato subito forti ripercussioni. Il leader nazionalista Vladimir Zhirinovskij ha infatti deciso di rispondere con una campagna di boicottaggio contro gli oltre 400 ristoranti McDonald’s presenti in Russia. La terra del zar, con consumi in crescita e alti rendimenti, è un mercato a cui la multinazionale di Oak Brook, Chicago, potrebbe difficilmente rinunciare.

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